domenica 26 giugno 2011

marina di catanzaro

Stamattina ho spostato il sedile del kayak di 1 cm più avanti perché abbia meno tendenza a orzare. Nei prossimi giorni potrò sperimentarlo. Ho pulito bene i gavoni e preparato un piccolo pacco da mandare a casa con gli indumenti più pesanti che non mi servono più e alcuni accessori che in due mesi ho usato troppo poco per considerarli veramente indispensabili. In questo modo sarà più facile e veloce stivare il materiale la mattina e quindi potrò anche guadagnare qualche minuto a inizio e fine giornata.
Marina di Catanzaro: dentro al porto c'è solo una spiaggia
e le barche sono ormeggiate a riva o alate con l'aiuto
di un piccolo trattore. Il porto non ha fanali ed è
abbandonato a se stesso. Peccato perché se ci fossero
i requisiti per la sicurezza, poche banchine galleggianti
e del verde al posto del terrapieno alle sue spalle
il porto sarebbe bellissimo.

lega navale italiana, sezione di le castella

Vorrei ringraziare la Lega Navale Italiana, sezione di Le Castella per l'ospitalità che mi ha offerto. Tutto è stato molto ben organizzato nonostante la struttura non sia ancora a regime e sono stato benissimo!

grazie per i vostri messaggi!

I vostri messaggi, anche se non posso rispondervi, sono la prima cosa che leggo quando ho la possibilità di connettermi. Vorrei ringraziarvi moltissimo.
Durante la mia giornata sono sempre di corsa: all'alba per cercare di essere in acqua il più in fretta possibile per anticipare eventuali cambi di condizioni, poi, quando arrivo, per sistemare il kayak, sciacquare e asciugare i vestiti e le dotazioni. A questo punto devo organizzare una cena e stabilire dove dormirò. Quando sono a posto con tutto ho da lavorare sulle immagini e sui video della giornata, aggiornare il blog e poi posso leggermi i vostri messaggi. Lo faccio sempre perché non devo essere attivo, mi rilasso, mi infondete la voglia di proseguire e spesso mi fate ricordare episodi che abbiamo condiviso.

oggi non navigo

I bollettini danno venti forti, non ho più provviste e il kayak necessita di qualche sostituzione in coperta: cime e elastici. L'usura è superiore a quanto pensassi: in barca il sole e l'ambiente salino sono la causa maggiore di invecchiamento delle manovre correnti ma sul kayak, dove le cime vengono inzuppate ad ogni onda sotto il sole cocente l'usura è davvero impressionante. Quando a fine giornata tolgo il salvagente da sotto l'elastico in coperta, questo rimane lì, sollevato, quasi si trattasse di un anello metallico e fino a quando non viene sciacquato abbondantemente con acqua dolce non accenna a comportarsi da elastico.