Questa mattina, sapendo che le condizioni sarebbero state buone, ho deciso di svegliarmi alle 04:00 per recuperare un po' di sonno e quindi sono partito solo alle 05:10. Ho lasciato Siracusa con quei primi chiarori che anticipano l'alba e che sono i miei orari preferiti. Ho navigato sotto le scogliere di Siracusa abitate da centinaia di rondini indaffarate fino al Capo di S. Panagia dove è apparso improvvisamente un inquietante relitto di una piccola petroliera. Le dodici miglia successive ho navigato tra le navi, le raffinerie e il grande porto di Augusta (3 x 4 miglia). Sono quasi stato male per le esalazioni di idrocarburi, tanto da dover rallentare il ritmo per non inalare troppo gas… La cosa che mi ha sorpreso è che anche quando la brezza di terra si è definitivamente fermata lasciando il posto a una leggera brezza di mare di non più di 6-8 nodi ho continuato a respirare quell'aria inquinata per 75 minuti! Vuol dire che le esalazioni erano andate almeno fino a 8 miglia da terra ritornandoci dopo l'inversione termica!
Sono stato all'interno della diga foranea meridionale per rimanere ridossato dalla brezza di mare sbucando dalla bocca di porto centrale poco dopo aver iniziato a sentire nuovamente il profumo vero del mare.
A Brucoli ho sistemato il kayak nel bellissimo porto canale. Fuori è tutta una scogliera e non ci sono spiagge: questa notte B&B!
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La lunga scogliera di Siracusa. |