giovedì 30 giugno 2011

capo bruzzano - saline di montebello jonico, 27 miglia

Non ho segnale con mac ma uso cellulare. Oggi giornata massacrante. Domani vedrò lo stretto.

mercoledì 29 giugno 2011

roccella jonica - capo bruzzano, 27 miglia

Giornata piuttosto tranquilla caratterizzata da onda lunga da SW che mi ha impedito di prendere terra per tutta la durata della navigazione: 10 ore. In caso di emergenza avrei potuto ma per sgranchirsi le gambe non vale la pena allagare il pozzetto, riempirlo di sabbia, rischiare di danneggiare lo skeg o altro nel tentativo di uschire dal pozzetto. Così ho proseguito fino a quando ho trovato un buon ridosso. Capo Bruzzano è sufficientemente vicino a Capo Spartivento. Mi può fornire un buon posto per pernottare e al tempo stesso avrei la possibilità di doppiare Capo Spartivento domani verso le 09:00, dopo sole 4 ore di navigazione, quando le condizioni dovrebbero essere ancora di relativa calma.
Cena a base di formaggio fresco di pecora, pane, cereali e frutta. Non avevo la forza di preparare la pasta o il riso.
La Roccella alle prime luci.
















martedì 28 giugno 2011

badolato - roccella ionica, 22 miglia

Oggi ho navigato di nuovo in bonaccia dalle 05:00 alle 11:15, poi è entrato velocemente un SW a 20 nodi che ha sollevato subito un'onda corta e ripida che mi ha molto rallentato. Ho fotografato poco perché sapevo che avrei dovuto portarmi avanti il più possibile prima dell'arrivo del vento e non ho neanche fatto soste. Otto ore continue. Un miglio prima di arrivare, mentre picchiavo la prua nell'onda di quel mare turchese, ho visto una macchia scura stretta e lunga che inizialmente ho scambiato per un pezzo di rete alla deriva (ce ne sono molti purtroppo). Quando sono arrivato a una lunghezza di distanza ho visto benissimo nel cavo dell'onda ridossata dal vento, uno squalo Hexanchus lungo circa 130 cm che non si aspettava di incontrarmi. Mi ha guardato, si è prima avvicinato lentamente e poi, passando sotto il kayak, è sparito con un movimento fulmineo. Non mi era mai capitato di incontrare squali a un decimo di miglio da terra! Ma la vera faticaccia è iniziata a terra. Per fare le provviste per i prossimi 2 giorni ho dovuto farmi imprestare una bicicletta e andare in paese a vari chilometri di distanza. Nessuna farmacia conosce l'esistenza delle barrette energetiche e quindi per i prossimi giorni mangerò pasta la sera e frutta e biscotti durante la giornata. Ho idea che dovrò rivedere le mie percorrenze giornaliere… Intanto non ho ancora trovato un alloggio e sono in piedi dalle 03:00 di stamattina. Se tra un'ora sono ancora in ballo potrei decidere di ripartire e di trovare una spiaggia (ma il vento che è sui 25 nodi mi frena un po') oppure mi butterò per terra in una pineta che ho visto dietro al porto.
Il porticciolo di Badolato questa mattina alle 04:50
La luce sulle barche è quella dei fari gialli notturni del porto.

















lunedì 27 giugno 2011

ausiliari della guardia costiera e lega navale italiana

Grazie agli amici Ausiliari della Guardia Costiera e Lega Navale Italiana sezione di Marina di Catanzaro che mi hanno aiutato tantissimo con la logistica e mi hanno accolto come se fossi in famiglia!

marina di catanzaro - badolato, 18 miglia

Da quando sono partito da Trieste ho avuto solo due giornate di calma dall'inizio a fine giornata. Anche oggi ho iniziato con una calma molto suggestiva. Poi è montato il mare da levante e poi il vento da SE. Quindi di prua. Fortunatamente quando il vento è arrivato sui 20 nodi e il mare iniziava ad essere fastidioso mi mancavano solo poche miglia. Domani, se il tempo me lo permetterà, doppiando Capo Stilo lascierò finalmente alle spalle il Golfo di Squillace. La ragione per cui nel Golfo di Squillace i venti montano così velocemente, frequentemente e anche con una certa intesità è da ricercarsi nella morfologia della Calabria: a nord il massiccio della Sila e a sud l'altipiano dell'Aspromonte. In mezzo  un valico di soli 300 m di altezza che porta da Catanzaro a Lamezia Terme - dallo Ionio al Tirreno. Basta che ci sia un piccolo gradiente termico tra il Tirreno e lo Ionio che in pochi istanti si genera un vento che cerca di annullare il gradiente. Così il Golfo di Squillace e quello di Sant'Eufemia risultano piuttosto capricciosi, imprevedibili e spesso poco congruenti con le previsioni meteorologiche. Ecco perché in kayak è saggio stare molto vicino alla costa e non farsi mai tentare dall'attraversare anche la più piccola baia e anche se c'è bonaccia. Ieri, per esempio, il vento da terra è arrivato in meno di un minuto e se non fossi già stato a 5 metri dalla spiaggia avrei avuto dei seri problemi a rientrare. A 50 metri da terra c'erano già grossi frangenti e il vento formava le strisce tipiche dei 27-30 nodi.
Litorale di Marina di Catanzaro alle 05:35
















domenica 26 giugno 2011

marina di catanzaro

Stamattina ho spostato il sedile del kayak di 1 cm più avanti perché abbia meno tendenza a orzare. Nei prossimi giorni potrò sperimentarlo. Ho pulito bene i gavoni e preparato un piccolo pacco da mandare a casa con gli indumenti più pesanti che non mi servono più e alcuni accessori che in due mesi ho usato troppo poco per considerarli veramente indispensabili. In questo modo sarà più facile e veloce stivare il materiale la mattina e quindi potrò anche guadagnare qualche minuto a inizio e fine giornata.
Marina di Catanzaro: dentro al porto c'è solo una spiaggia
e le barche sono ormeggiate a riva o alate con l'aiuto
di un piccolo trattore. Il porto non ha fanali ed è
abbandonato a se stesso. Peccato perché se ci fossero
i requisiti per la sicurezza, poche banchine galleggianti
e del verde al posto del terrapieno alle sue spalle
il porto sarebbe bellissimo.

lega navale italiana, sezione di le castella

Vorrei ringraziare la Lega Navale Italiana, sezione di Le Castella per l'ospitalità che mi ha offerto. Tutto è stato molto ben organizzato nonostante la struttura non sia ancora a regime e sono stato benissimo!

grazie per i vostri messaggi!

I vostri messaggi, anche se non posso rispondervi, sono la prima cosa che leggo quando ho la possibilità di connettermi. Vorrei ringraziarvi moltissimo.
Durante la mia giornata sono sempre di corsa: all'alba per cercare di essere in acqua il più in fretta possibile per anticipare eventuali cambi di condizioni, poi, quando arrivo, per sistemare il kayak, sciacquare e asciugare i vestiti e le dotazioni. A questo punto devo organizzare una cena e stabilire dove dormirò. Quando sono a posto con tutto ho da lavorare sulle immagini e sui video della giornata, aggiornare il blog e poi posso leggermi i vostri messaggi. Lo faccio sempre perché non devo essere attivo, mi rilasso, mi infondete la voglia di proseguire e spesso mi fate ricordare episodi che abbiamo condiviso.

oggi non navigo

I bollettini danno venti forti, non ho più provviste e il kayak necessita di qualche sostituzione in coperta: cime e elastici. L'usura è superiore a quanto pensassi: in barca il sole e l'ambiente salino sono la causa maggiore di invecchiamento delle manovre correnti ma sul kayak, dove le cime vengono inzuppate ad ogni onda sotto il sole cocente l'usura è davvero impressionante. Quando a fine giornata tolgo il salvagente da sotto l'elastico in coperta, questo rimane lì, sollevato, quasi si trattasse di un anello metallico e fino a quando non viene sciacquato abbondantemente con acqua dolce non accenna a comportarsi da elastico.

sabato 25 giugno 2011

le castella - marina di catanzaro, 24 miglia

Il golfo di Squillace si è rivelato all'altezza della sua fama. Oggi quasi 11 ore di navigazione continua con solo due soste di 10 minuti ciascuna. Sono partito da Le Castella in bonaccia ma subito fuori dal porto ho trovato l'onda residua di ieri pomeriggio. Dopo 4 ore, alle 09:00 è montato in pochi minuti un vento di 22-28 nodi che mi ha costretto a pagaiare contro vento le restanti 7 ore. L'ingresso in porto è stato davvero avventuroso perché ci ho messo almeno 5 minuti per doppiare la testata della diga foranea (solo 40 metri) perché il vento soffiava almeno a 30 nodi. Poi, quando ho poggiato e abbassato lo skeg sono partito come una scheggia al lasco in direzione della diga interna. Poi ho dovuto risalire controvento all'interno del porto fino alla spiaggia di Francesco, segnalato già da Le Castella, dove ho lasciato il kayak. Stasera sono davvero stanco. Domani è previsto vento forte: non so ancora cosa farò.
Esco dal porto e mi appresto a lasciare sulla dritta
Le Castella. C'è bonaccia ma è rimasta l'onda di ieri.
















venerdì 24 giugno 2011

una tipica pausa per uno spuntino.

tra roccia, sabbbia e alghe.

crotone - le castella, 22 miglia

Oggi il mio obiettivo era proprio quello di arrivare a Le Castella per poter affrontare la prima parte del golfo di Squillace domani mattina presto. Ho doppiato tre capi: Capo Colonna, Capo Cimiti, davanti a Bosco Fratte e Capo Rizzuto. In prossimità dei capi le condizioni cambiano sempre e non si sa mai quello che si trova quanto si accosta. In questo caso ho accostato complessivamente di circa 150 gradi e quindi mi aspettavo di tutto. Fortunatamente, e grazie al fatto che sono partito alle 05:00, la bonaccia mi ha aiutato e il vento da NW è entrato solo durante la mia ultima ora di navigazione. In questo momento ci saranno già 27 nodi e si è alzato anche il mare. Domani anticiperò di un'altra ora la partenza e cercherò di stare vicinissimo a terra per rimanere protetto dal vento da N che si presenterà nel corso della giornata ma, naturalmente, non si sa a che ora.

Navigazione sugli scogli affioranti nel golfo di Crotone
questa mattina al levare del sole.
















giovedì 23 giugno 2011

lega navale italiana sezione di crotone

Grazie al Presidente della Lega Navale Italiana sezione di Crotone per l'assistenza in banchina e l'accoglienza a terra.

ecco perché ci metto così tanto a preparare il kayak

Questa è una mia mattina abituale. Gli stessi gesti nello stesso ordine: sono arrivato a metterci prima due ore a ora anche solo un'ora e mezza. Ma dalla sveglia alla prima pagaiata quel tempo è necessario. Dalla preparazione dell'acqua con i sali minerali (le barrette e la frutta, invece, le preparo già la sera precedente) allo stivaggio dell'abbigliamento e al fissaggio in coperta delle dotazioni.

cirò marina - crotone, 22 miglia

Partenza alle 05:15, bonaccia fino alle 11:40 e poi SE leggero. Sono stato a pochi metri dalla battigia quasi tutto il giorno. L'attraversamento per raggiungere la diga foranea di Crotone, cercando di imprimere la migliore velocità possibile nonostante fosse l'ultima e ottava ora di navigazione, è stato tranquillo in quanto non c'erano navi in avvicinamento o uscita dal porto.

Spiaggia di Cirò Marina: amore eterno.
















mercoledì 22 giugno 2011

spiaggia di pietrapaola - cirò marina, 21 miglia

Partenza alle 05:20 con bonaccia. Poi si è alzata un'aria da terra che ha rinforzato sempre più e che seguendo la costa mi ha accompagnato fino a Cirò Marina. Ora è un NNE di 15-18 nodi. Se domani tiene dovrei riuscire a raggiungere Crotone. Domani saranno due mesi giusti che sono in navigazione.
Finalmente sono riuscito ad aggiungere qualche imagine: purtroppo caricare le immagini non è sempre facile. A volte ho un collegamento poco stabile o molto debole e quindi devo rinunciare.

Questo è il silenzio nel quale mi imbarco la mattina.















spiaggia di corigliano calabro - spiaggia di pietrapaola, 22 miglia

Oggi è stata la prima giornata di bonaccia vera, dall'alba alla sera: molto caldo. Per rinfrescarmi mettevo la testa in acqua vicino alle foci dei torrenti dove l'acqua è più fredda. I bollettini dichiarano una temperatura dell'acqua di mare in superficie di oltre 24 gradi.
L'imboccatura del Porto di Corigliano Calabro.
Sembra un porto fantasma.

















lunedì 20 giugno 2011

la mattina è sempre il momento migliore

roseto capo spulico - spiaggia di corigliano calabro, 22 miglia

Oggi, escludendo le prime due ore ho pagaiato tutto il giorno contro vento e mi sono fermato sulla spiaggia tra Capo Coscio e Corigliano Calabro davvero stanco. Ho subito dormito quattro ore, dalle 17 alle 20 e ora, dopo aver mangiato, vado di nuovo a dormire. Non me la sento di caricare le immagini e i contenuti di oggi. Lo farò domani. Ecco le immagini.
Gozzi sulla spiaggia la mattina presto.
















domenica 19 giugno 2011

nebbia come nel solent

marina di pisticci - roseto capo spulico, 25 miglia

Questa mattina ero pronto per partire alle 05:20
Dopo i primi 15 minuti di navigazione la foschia mattutina si è trasformata in una densa nebbia che si è dissolta solo alle 09:40. A tratti non vedevo neanche la costa e navigavo sulla bussola. A dritta sentivo il frangersi delle onde in spiaggia e a prua vedevo solo una trentina di metri. Ogni tanto mi sono fatto sorprendere dalle onde che frangono più al largo per via delle secche: d'altra parte non vedendo bene…
Poi la giornata è proseguita benissimo con calma di vento fino alle 12:20 quando si è alzata la brezza che ha poi subito rinforzato e mi ha obbligato a fermarmi su una spiaggetta di sassi di un ristorante-albergo. L'unico ridosso che sono riuscito a trovare su quel lungo tratto di costa non protetto dal SE che ormai soffia a 18-20 nodi. Troppi per me a fine giornata con già 25 miglia sulle spalle.
Primi lidi dopo aver salutato Francesco.
La nebbia si infittisce…
















sabato 18 giugno 2011

castellaneta marina - marina di pisticci, 14 miglia

Oggi tappa corta ma accoglienza fantastica presso gli amici kiter di Pisticci. Partenza con bonaccia che si è trasformata in una brezza leggera da SW. Quando è entrata la brezza più decisa ero già arrivato.
Sono in Basilicata. Oggi mi è successo di pagaiare sopra a un banco di minuscoli pesci che incurante delle mie pagaiate procedeva con la propria rotta opposta alla mia. Il kayak e la pagaia sono talmente silenziosi e sottili da non produrre la minima turbolenza in acqua e da non disturbare. tutto quello che vive sotto di me. Ho anche visto 2 tartaruge, una di 30 e una di 60 cm circa.

venerdì 17 giugno 2011

capo san vito (taranto) - castellaneta marina, 20 miglia

Alle 04:45 il kayak è finalmente pronto sulla battigia. La giornata sarà impegnativa perché devo attraversare il porto di Taranto. Navigherò lungo scogliere e banchine ma dovrò anche attraversare tre aperture importanti: un miglio lungo la bocca sud del porto, due miglia e mezza tra Punta Rondinella e la diga foranea e un tratto di poco meno di un miglio a ponente dello scalo container dove arriverò proprio quando riprenderanno le attività dopo la notte. Le condizioni sono ottimali. Mare calmo e bonaccia. Vedo sorgere il sole quando sono già nel Porto di Taranto lungo i due isolotti San Paolo e San Pietro. Devo ancora attraversare per raggiungre la diga foranea ma quello che più mi preoccupa e quel miglio scarso presso lo scalo container. Cerco di navigare velocemente lungo la diga foranea. Mentre la diga scorre sulla sinistra mi superano due rimorchiatori che sollevano delle onde immense che poi vengono anche riflesse dalla diga. Mentre gioco alle montagne russe sulle onde deduco che stanno arrivando una o più navi che i rimorchiatori stanno andando a prendere. E infatti, finita la diga, appaiono due porta-container. Una ancora lontana, l'altra piuttosto vicina. Mi impegno e alla favolosa velocità di 3,8 - 4,1 nodi attraverso le traffic separation lane giusto in tempo: mi fermo in prossimità del segnale che la delimita a fare qulche foto. Da qui in poi sono rilassato e recupero fiato.
Verso le 11:20 entra la brezza che aumenta velocemente e, sempre di prua, raggiunge 16-18 nodi già alle 12:00
Mi fermo a Castellaneta Marina. Ho bisogno di dormire: è da tre giorni che non dormo più di 3,5 - 4 ore. Stanotte starò in tenda in spiaggia. Qui non c'è porto.
La luna piena è ancora alta. La spiaggia è illuminata
dai fari dello stabilimento Sun Bay. Le ombre
sono quelle degli ombrelloni chiusi.

















giovedì 16 giugno 2011

campomarino di maruggio - capo san vito (taranto), 21 miglia

Oggi sono partito alle 06:00 perché ieri sera ho spento a mezzanotte per aggiornare il blog e non volevo svegliarmi prima delle 04:00. Quattro ore di sonno sono già poche e, come già sapete, la mattina non riesco a raggiungere il kayak e a prepararlo in meno di due ore…
Le condizioni sono state buone ma sempre con 3-4 decimi di corrente contraria e 5-12 nodi di vento, naturalmente da prua. Molti stabilimenti balneari, con spiagge bellissime ma tutti quegli ombrelloni e la musica ad alto volume non si accompagnano bene con il paesaggio. Ora sono in uno stabilimento balneare, il Sun Bay, dove mi hanno accolto e aiutato con il kayak che ora si trova in spiaggia tra gli ombrelloni. Nicola, un kayaker della canoa olimpica, vero atleta e frequentatore del blog mi ha procurato una camera!
I bagnini che mi hanno aiutato a mettere in secca il kayak
allo stabilimento Sun Bay di Capo San Vito a Taranto
dove sono stato ospitato.


















mercoledì 15 giugno 2011

9 miglia di spiaggia

Sempre la stessa spiaggia: selvaggia e poco frequentata, con stabilimenti balneari molto curati, libera e frequentatissima, di nuovo selvaggia e deserta. Non ci si annoia mai, per 9 miglia!

la mattina da porto cesareo

porto cesareo - campomarino di maruggio, 18 miglia

Sveglia 03:30 - partenza alle 05:30
Giornata buona con poca aria e poca onda di prua. Sono stato sempre attaccato alle spiagge per rimanere protetto dal vento da NW
Nel complesso è stata forse la giornata più tranquilla da quando sono partito. Acqua meravigliosa. Spiagge stupende. Ora sono in provincia di Taranto. Ho già un po' di malinconia perché sto lasciando il Salento.
Lascio Porto Cesareo. Sono le 05:30 e la custodia
subacquea è appannata.
















martedì 14 giugno 2011

gallipoli - porto cesareo, 19 miglia

Oggi di nuovo una giornata faticosa. Sempre corrente forte in prua. Già dalle prime ore onda e vento in prua. In prua significa proprio che uscendo da Gallipoli c'era ENE e che poi, man mano che dovevo accostare verso N, anche il vento girava a NE e poi NNE: la solita storia. Le condizioni sono molto instabili e ogni ora il cielo cambia completamente. Groppi di pioggia che si spostano in fretta, tuoni sempre da direzioni diverse.
Questa mattina mi sono allontanato dal pontile della Lega Navale alle 05:30 ho attraversato il famoso ponte in pietra di Gallipoli e poi ho iniziato a farmi scuotere dal mare del Golfo di Taranto. Questa sera ho la schiena e il bacino un po' provati dopo nove ore e mezza di mare.
Per finire, visto che le 17 miglia non bastavano, per trovare la sede della Lega Navale ho dovuto attraversare due volte la grande baia di Porto Cesareo. Ora il kayak è sulla banchina della Lega Navale Italiana, sezione di Porto Cesareo, che mi ospita per questa notte. Grazie.
Passo sotto il largo ponte in pietra di Gallipoli.
















lunedì 13 giugno 2011

torre san giovanni - gallipoli, 16 miglia

Questa mattina ho deciso di iniziare presto per sfruttare la relativa calma delle prime ore del giorno. Sono partito alle 04:30 e ho poi pagaiato per 9 ore. Tutto contro vento e contro corrente. Un mare con dei colori meravigliosi anche perché dovevo tenermi sufficientemente fuori per evitare i frangenti in costa ma non troppo lontano dal litorale dove vento, corrente e mare erano ancora più violenti e quindi proprio in quella zona dove iniziano i bassi fondali con dei colori che vanno dal turchese al verde smeraldo. Credo che non dimenticherò mai la giornata di oggi: dura ma finalmente spero di essermi tolto dall'influenza del capo di Santa Maria di Leuca. Ho anche visto l'alba in navigazione perché sono partito con il buio più totale. Cercherò di ripeterlo più spesso possibile perché è sempre molto bello.
Oggi non ho fotografato in navigazione, troppo mare. Ho fatto due foto sulle uniche due spiaggie protette nelle quali ho potuto fermarmi: una costituita da sole alghe e l'altra, in realtà una scogliera accessibile, presso Punta del Pizzo, prima del golfo di Gallipoli.
Solo alghe. Per fermarmi ho dovuto infilare la prua
del kayak nelle alghe

















domenica 12 giugno 2011

torre pali - torre san giovanni, 6 miglia

Oggi solo mezz'ora di condizioni favorevoli poi di nuovo vento e mare in prua. Mi sono già fermato alle 09:30 a Torre San Giovanni di Ugento.
Il kayak è ora sulla banchina della Lega Navale che mi ha anche offerto di pernottare nel mio sacco a pelo nella torre del faro. Ma con questo vento e con i temporali previsti ho preferito rinunciare alla torre del faro, che è estremamente spartana, a favore di una camera in un piccolo albergo che mi propone delle condizioni molto favorevoli. In tenda sarebbe stato difficile perché da qui in poi è nuovamente tutta scogliera.
Kayak legato alla banchina. Previsti temporali nel pomeriggio.















sabato 11 giugno 2011

spiaggie a ponente di torre pali

Sistemato il kayak ed effettuati i consueti lavaggi ho steso le mie cose per farle asciugare e mi sono dedicato a una breve passeggiata pomeridiana. Domani, se tutto andrà bene, rivedrò la stessa spiaggia dal mare.
Tra la spiaggia e lo Scoglio della Fanciulla.















felloniche - torre pali, 6 miglia

Oggi un'altra giornata disastrosa: solo 6 miglia. Sono partito con poca aria in prua alle 06:20. Dopo un'ora erano già oltre 20 nodi. Il mare… di conseguenza. Ho dovuto entrare nel porticciolo di Torre Pali. Una località poco frequentata con a ponente delle spiaggie meravigliose protette dalle Secche di Ugento che si estendono fino a 2 miglia da terra. Il porticciolo non ha acqua pur avendo le colonnine, non ha un bidone della spazzatura, sostituito da un mucchio di rifiuti dove ho buttato le mie bucce di banana e di arancia ma in compenso è sorvegliato da Nicola che mi ha anche trovato un letto e una doccia per questa notte.
Il NW non accenna a calare.
















venerdì 10 giugno 2011

le nuvole annunciano qualcosa?

Questa nuvola è passata su di me questa mattina mentre sistemavo il kayak. Se fossi un personaggio di un poema epico l'avrei notata e il poeta avrebbe subito attribuito dei significati.
Io vedo un uccello preistorico con la testa di un vecchio. Inoltre proveniva da NW, che dovrebbe essere la mia rotta dei prossimi giorni…

il mio primo approdo nel mar ionio

Questa è la baia protetta nella quale mi sono infilato stamattina. Ci ho messo un po' a portare il kayak in secco non volendo rovinare il fondo: già sono lento…















ospitalità a santa maria di leuca

Grazie Gabriele, Federico e Gabriele per l'ospitalità a Santa Maria di Leuca. Alla Scuola di Vela Smarè sono stato benissimo: poter mangiare, dormire e aggiornare il blog stando a non più di 30 metri dal kayak abbondantemente sciacquato e adeguatamente sistemato su un carrello è vermente il massimo.
la competizione…
















santa maria di leuca - felloniche, 3 miglia

Alle 05:50, mentre entro nel kayak, la bandiera di cortesia di una barca di inglesi ormeggiata nel porto di Santa Maria di Leuca vibra e sbatte violentemente tra le crocette. Tutto sembra tranquillo in porto ma già immagino gli sviluppi…. Forse dovrò fermarmi. Iniziamo a doppiare il capo - penso - poi vedremo.
In effetti ho doppiato il capo ma ben due ore più tardi. Dopo sole 3 miglia, mi sono fermato in una piccola spiaggia di sassoni bianchi ben protetta dal mare. Ho alato il kayak armando un paranco semplice con un bozzellino che ho a bordo, facendo scorrere il kayak sul mio scalo da alaggio portatile e su ogni genere di materiale rinvenuto sulla spiaggia (contenitore di ammoniaca, cassette di plastica, sandali e rami portati dal mare)
Troppo mare, troppo vento. Dopo il capo avevo un VMG di 6 decimi e la sensazione di pagaiare già da 4 ore.
Adesso che sono a terra non faccio altro che calcolare medie giornaliere, medie orarie, medie settimanali, Agosto? metà Agosto? Bonaccia? Un incubo.
Con tanto mare non posso fotografare o filmare ma ho fatto 2 riprese veloci nel porto di Santa Maria di Leuca e subito all'uscita dal porto. Per il resto… affidatevi alla vostra immaginazione.

almeno ho fatto il tentativo

Niente da fare. Ho doppiato il capo ma non sono riuscito ad andare oltre. Solo 3 miglia, record negativo. Sono su una spiaggia di sassi a Felloniche...

giovedì 9 giugno 2011

domani lascio il mare adriatico

Ho già nostalgia dell'Adriatico. Lo conoscevo meno bene degli altri mari d'Italia e sono contento di avere avuto la possibilità di vederlo da vicino. Contrariamente a quello che molti pensano l'Adriatico offre dei panorami molto vari, sopra e sott'acqua. Inoltre, la popolazione che abita il litorale Adriatico è molto appassionata di mare, di navigazione e di pesca: appena può esce in mare.

otranto - santa maria di leuca, 29 miglia

Bellissima giornata. Bonaccia la mattina, 5-10 nodi da N fino alle 13:30 e poi 12-18 nodi da S e poi SW
Questo tratto di costa è costituito solo da scogliere e l'unico approdo possibile è il porticciolo di Tricase dove mi sono fermato per la mia pausa pranzo.
Ho passato Capo d'Otranto e poi il Capo Santa Maria di Leuca in un solo giorno. Domani, se riesco a partire, doppierò l'estremità meridionale della Puglia.
Santa Maria di Leuca.

Ingresso nel porto.



























martedì 7 giugno 2011

le grotte prima di torre dell'orso

La mattina, con il mare ancora calmo e controllando che non ci siano onde di barche all'orizzonte, si può entrare con una certa tranquillità nelle grotte dove, in caso contrario, occorre prestare la massima attenzione fino a considerare la possibilità di rinunciare. Soprattutto quando si è soli.

la città di otranto

La Cattedrale.



Un palazzo.

La facciata della Cattedrale e la Torre Campanara.






accoglienza a otranto

Ringrazio la Lega Navale Italiana, sezione di Otranto, per avermi messo a disposizione le docce e un posto in testa alla banchina galleggiante. Sono sistemato benissimo e posso dedicarmi a fare la spesa, terminare alcuni lavoretti sul kayak, si sa che non finiscono mai, e a visitare la città sferzata dal SE. 
Sul pontile della Lega Navale.



















In mare.

i miei veloci incontri

Questi sono gli scambi fugaci che ho con le persone a terra: sto pagaiando a 50 metri da terra in un'acqua cristallina, supero un lido dove 3 signori si stanno rinfrescando in acqua e li saluto…*

G - buongiorno
il Signore - buongiorno, da dove vieni?
G - da Trieste, faccio il giro d'Italia
la Prima Signora - ma dai!
G - vado a Ventimiglia
la Seconda Signora - noo!
il Signore - nome?
G - Guido, Grugnola
il Signore - allora buon proseguimento, ciao!
G - ciao!

*La custodia della videocamera attutisce molto i suoni ma prestando attenzione si riconoscono le voci.

il litorale visto da vicino

La cosa più divertente di quando si sorvolano gli scogli sommersi in questo modo è che i pesci, mossi dalla curiosità, prima si avvicinano poi si ritirano di scatto per poi ritornare a seguirmi per qualche metro prima di abbandonarmi del tutto.

otranto

Oggi devo rimanere a Otranto. Piove, ci sono più di 25 nodi da SE e si sta formando il mare.
Il mio kayak è solidamente ancorato alla banchina della Lega Navale Italiana e dopo aver recuperato una cimetta da 3 mm che mi serve a bordo mi dedicherò alla mostra di Dalì allestita nel Castello Aragonese.
Presso la Lega Navale Italiana

lunedì 6 giugno 2011

san cataldo - otranto, 21 miglia

Giornata molto varia e lunga. Sono partito con la bonaccia alle 07:30. Alle 13:40 nel giro di 2 minuti il vento è passato da 0-4 nodi a 14-18 nodi, sempre da SE. Sono arrivato dopo 9 ore in mare.

Spiagge di Torre dell'Orso.















domenica 5 giugno 2011

lecce

Oggi c'è afa, vento da SE e pioviggina. Passeggiata nel meraviglioso centro di Lecce. Lecce meriterebbe una visita di almeno una settimana.
Una sala del Castello di Carlo V



venerdì 3 giugno 2011

casalabate - san cataldo, 12 miglia

Oggi ho navigato poco. Dovevo raggiungere San Cataldo, il Marina di Lecce, per riuscire ad arrivare a Otranto il giorno successivo. Ora starò fermo fino a Domenica: mi è venuta a trovare Rossella e approfitto per recuperare un po' di forze e sistemare alcune cose a bordo.















mercoledì 1 giugno 2011

presso la lega navale a casalabate

Casalabate ha circa 360 abitanti che durante i due mesi estivi possono arrivare a 60.000
In questo momento è tutto ancora molto tranquillo e alla Lega Navale ho avuto un'assistenza ideale: un posto sicuro dove tenere il kayak vicino all'acqua, la possibilità di sciacquare tutto con acqua dolce e una piccola club house nella quale lavorare sul blog e preprare la giornata successiva. Grazie. Grazie anche al socio Mario che mi ha messo a disposizione un suo appartamentino per la notte e Marco che mi ha rifocillato con i suoi cornetti e la sua granita al limone.
La sera preparo sempre per la mattina successiva:
il porticciolo è silenzioso e riesco a concentrarmi.

















un'iniziativa lodevole

La Lega Navale Italiana, Sezione di Casalabate e le Città di Squinzano e Casalabate Nord-Squinzano, con la partnership di AXA (Aziende per l'Ambiente), hanno organizzato il 28 di Maggio una giornata di amore per il mare e l'ambiente, durante la qule gruppi di volontari si sono presi l'incarico di ripulire dai rifiuti la spiaggia e il litorale di Casalabate. L'iniziativa ha avuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, della Città di Lecce, del Comune di Squinzano e del Comune di Trepuzzi. Un segnale positivo da ripetere!

Una buona abitudine è quella di raccogliere i rifuti che si possono trasportare ogni volta che si va in spiaggia: con poco sforzo e in poco tempo le spiagge tornerrebbero molto più gradevoli ma anche vivibili per la fauna.

vento da levante. lavori a bordo e lavaggi.

Approfitto per lavare il mio unico completo leggero da terra mentre indosso la maglia a maniche lunghe in lana mohair. Chiunque mi veda mi viene a salutare e vuole aiutarmi.