giovedì 21 giugno 2012

reed chillcheater

Reed Chillcheater mi ha fornito molti articoli del proprio catalogo. In particolare le giacche e i tuilik in Aquatherm® che si sono rivelati estremamente robusti oltre a occupare pochissimo spazio a bordo.
Dopo 4 mesi consecutivi di utilizzo intensivo (8-11 ore al giorno) durante la Trieste_Ventimiglia, il giro d'Italia in kayak e durante Sicilia 2012, la circumnavigazione della Sicilia, i tuilik sono ancora in ottime condizioni!
San Vito Lo Capo - Trapani, 24 miglia.

venerdì 15 giugno 2012

rounditaly cruise all'isola d'elba

Venerdì 22 Giugno alle 21:30 a Marina di Campo presenterò il video Il litorale inlienabile, girato durante il giro d'Italia in kayak, da Trieste a Ventimiglia, concluso nel 2011. Nell'ambito della stessa serata, organizzata da Sottocosta, la scuola nazionale di kayak in mare, presenterò per la prima volta anche le immagini realizzate durante la circumnavigazione della Sicilia - 600 miglia in 25 giorni - conclusa a Catania il 29 Maggio scorso.


green night festival a portofino

Proiezione del video del giro d'Italia in kayak, Trieste_Ventimiglia, con Arte Mare Scienza il 29 di Giugno alle 18:30 in Piazza a Portofino. Il litorale italiano sarà il tema della serata. Titolo del video: Il litorale inalienabile.























mercoledì 13 giugno 2012


Northern Light Paddlesports mi ha fornito due pagaie in carbonio da provare nel corso della circunavigazione della Sicilia: una Greenland e una Storm.

Arrivato a Palermo Mondello, nonostante il mio scetticismo iniziale dovuto alla rigidità del carbonio e al fatto che la pagaia sia giuntata in due punti, ho messo da parte la pagaia in legno utilizzata per le prime 200 miglia - la più bella e sofisticata pagaia in legno che abbia mai utilizzato - per provare nelle seguenti 400 miglia la Greenland che avevo stivato nel gavone di prua.

È bastata una giornata di navigazione, con mare formato, pioggia e vento freddo da maestrale per confermare che avevo in mano una pagaia di grande qualità. La costruzione in carbonio permette di ottenere una pagaia molto robusta che oggi, dopo tutte quelle miglia, non ha il minimo segno delle spinte su sabbia, sassi e scogli… La leggerezza è un altro elemento da considerare: se si affrontano tra le 8 e le 11 ore di pagaiata al giorno è facile accusare un minimo indolenzimento che invece non ho mai avuto. Il colore nero, assorbendo il calore del sole, rende molto confortevole l'impugnatura.

Il progetto della pagaia, che ne determina in grande misura il valore è molto accurato: l'impugnatura che deve sempre restituire la precisa percezione dell'angolo di attacco della pala in acqua non mi ha mai lasciato il minimo dubbio anche in condizioni di vento forte e mare frangente come ho trovato da San Leone a Licata, 23 miglia e da Licata a Scoglitti, 32 miglia. La sezione del manico e di quella parte così delicata di una pagaia Greenland che è il passaggio dal manico alla pala, è molto confortevole, perfettamente arrotondato e al tempo stesso sagomato per consentire grande sensibilità sulla pala.

Le due giunzioni, subito all'interno di dove si impugna la pagaia, che separano le tre sezioni della pagaia, sono eseguite con una laminazione molto accurata e sebbene risultino un dettaglio al quale non siamo abituati - di solito le pagaie Greenland sono in un pezzo unico o in due pezzi e non in tre come in questo caso - non danno nessun fastidio anche quando si scorre lungo la pagaia per eseguire manovre particolari perché sono raccordate perfettamente.

Anche la rigidità della costruzione in carbonio, che inizialmente pensavo sollecitasse maggiormente le articolazioni non mi ha dato il minimo fastidio nonostante una epicondilite da mouse alla quale sono facilmente soggetto: il disegno tradizionale delle pagaie Greenland, impedisce proprio di sollecitare in modo brusco il sistema polso - gomito - spalla.

Quando prima di partire per la Sicilia ho aperto il pacco di Northern Light Paddlesports appena arrivato dagli Stati Uniti, ho subito montato la pagaia e impugnandola ho pensato presuntuosamente che avrei saputo consigliare molte modifiche utili al costruttore. Oggi, dopo aver usato la pagaia per così tanti giorni consecutivi e anche in condizioni tutt'altro che ideali non saprei davvero suggerire dei miglioramenti!

Northern Light Paddle
Mod. Greenland 223 [cm] - 928 [g]

lunedì 4 giugno 2012

northern light paddlesports

Nei prossimi giorni scriverò una recensione completa delle pagaie in carbonio che Northern Light Paddlesports mi ha offerto per Sicilia 2012: una Greenland e una Storm. Vorrei, intanto, ringraziare Paul Diener per aver creduto in Rounditaly Cruise e per avermi fornito una tra le pagaie più straordinarie che abbia mai utilizzato.



domenica 3 giugno 2012

il litorale siciliano

Due estratti dal comunicato stampa rilasciato il giorno della conclusione di Sicilia 2012:

"La Sicilia è caratterizzata da un litorale molto bello e vario che alterna di continuo spiagge con scogliere, terreni bassi e acquitrinosi con dirupi alti e ripidi. Molto spesso si può navigare a breve distanza da importanti testimonianze di una storia tanto antica quanto affascinante. Questa importante eredità naturalistica, paesaggistica e artistica che si trova al centro del Mediterraneo e proprio all'estremità meridionale del nostro paese, dovrebbe esprimere al mondo intero la nostra abilità di saper conservare e valorizzare questi beni di inestimabile valore oltre alla capacità di rimanere aderenti alle tradizioni di arti e mestieri spesso anche millenarie. Purtroppo, a fianco di edifici antichi, dalle forme, dai materiali e dai colori così sobri e meravigliosamente integrati nel paesaggio ma quasi sempre in stato di abbandono, troviamo edifici residenziali e industriali costruiti negli ultimi 50 anni direttamente sulla spiaggia o sulla scogliera senza alcun coordinamento. Non ho quasi mai potuto navigare lungo il litorale siciliano senza vedere queste tristi costruzioni tutte in stili diversi, colori diversi, l'una attaccata all'altra. Ciò che meraviglia è che oltre il 50% di queste costruzioni sono già abbandonate o semidistrutte dalle mareggiate invernali perché originariamente edificate in una posizione vulnerabile e, ancor peggio, che a fianco di questi orrori sono già operativi dei nuovi cantieri. Non sarebbe bastato ispirarsi agli edifici antichi per imparare a rispettare il litorale e per farsi rispettare dal mare?"

E poi:

"Ho potuto verificare che molte tra le persone che ho conosciuto sono assolutamente consapevoli dello stato del litorale e hanno una profonda cultura del mare e delle arti e mestieri collegati al mare. Malauguratamente, ci deve essere anche una minoranza che invece non comprende l'importanza naturalistica del litorale e che spesso lo identifica come una opportunità per realizzare lauti guadagni o, più semplicemente, come un luogo per depositare materiali indesiderati, gettarvi rifiuti o versare scarichi inquinanti. Gli scarichi in mare sono un'altro argomento delicato in Sicilia: ho attraversato scarichi fognari e scarichi maleodoranti tutti i giorni e anche all'interno di oasi naturalistiche o tra uno stabilimento balneare e un altro. A volte anche 5-6 e più scarichi al giorno! I primi segnali della presenza di uno scarico in mare inquinante, che si possono avvertire anche a più di un miglio di distanza, sono l'eutrofizzazione delle acque e conseguente presenza di un leggero velo di alghe di colore verde chiaro che ricopre le rocce, i sassi e persino la sabbia e le posidonie. Poi si percepisce un odore sgradevole e penetrante di detersivi, scarichi industriali o di fogna, si osserva l'acqua che diventa torbida e un'attività anomala in superficie di molti pesci. Senza entrare nel merito del danno evidente nei confronti del delicatissimo ecosistema litoraneo, vale la pena riflettere su un altro fenomeno: dove l'acqua è inquinata le persone non frequentano il litorale. Non vanno a passeggiare, a leggere, a prendere il sole, a fare il bagno, insomma l'uomo si allontana dalle zone con forti odori sgradevoli. E allora succede che quel tratto di litorale inizia a essere trascurato, utilizzato come una discarica abusiva e spesso risulta anche mal frequentato perché nessuno ci va lasciando campo libero anche alle attività illecite. Se invece l'acqua non è inquinata, le persone iniziano a frequentare quel litorale, a conoscerlo, ad amarlo e, invariabilmente, a curarlo mantenendolo pulito e attraente per il proprio piacere e a tutto vantaggio di un turismo sostenibile di cui molti parlano ma che pochi praticano davvero."

Vi segnalo questo articolo datato 31 Maggio 2012 firmato da Giovanni Valentini che fornisce ulteriori informazioni allarmanti. Qui è possibile scaricare il documento in formato pdf

sabato 2 giugno 2012

ringraziamenti


Vorrei ringraziare gli amici istruttori di Sottocosta, la scuola nazionale di kayak in mare, la Lega Navale Italiana, il Centro Velico Caprera, la Federazione Italiana Canoa Kayak e la Federazione Italiana Canoa Turistica che mi hanno dato un supporto a terra per riporre il kayak e per trovare un alloggio quando ne ho avuto bisogno.

Un ulteriore ringraziamento va a Waternest, Reed Chillcheater e Creative per aver contribuito alla riuscita di Rounditaly Cruise - Sicilia 2012 e a Salviamo il Paesaggio e Legambiente per aver patrocinato questa iniziativa in favore del Litorale Italiano.