sabato 5 marzo 2011

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273 commenti:

  1. Ciao Guido, sei approdato in casa mia, sono Marco di Latina, allievo di Federico...sicuramente la tua prossima tappa è da lui alle sirene di Nettuno...vero ? Domattina dopo diversi giorni che non esco in kayak, ho in programma di uscire...si ma al lago di sabaudia visto che il mare è in quelle condizioni. Vorrei passare per un saluto e conoscerti, dov'è che sei di preciso...Saluti MArco
    p.s. grande impresa la tua!!!

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  2. Ciao, sono in Toscana ed ho grossi problemi di connessione, appena andrà meglio ti rivedrò...
    Un abbraccio grosso e FORZA...
    Laura B.

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  3. Ciao Guido il volatile della foto del 18 luglio potrebbe (dico potrebbe) essere un falco pellegrino ma non sono sicurissimo e poi riconoscere i rapaci per quanto mi riguarda è difficile.
    A presto e avanti tosto, ho la sensazione a parte questi giorni di sosta che tu stia procedendo più velocemente. A presto Enrico

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  4. Ciao Guido, leggo che sei bloccato a terra dal maltempo. Cosi' quando potrai ripartire sarai ancora piu' grintoso per portare avanti la tua impresa. Non che io abbia mai fatto nulla di simile, pero' so quanto sia difficile decidere di fermarsi quando si ha in mente un obbiettivo. Mi chiedo, dato appunto che sei a terra, se per caso hai visto in tv gli spot di un noto "navigatore" che "posta" i suoi improbabili video su internet. Io ho pensato che hanno dovuto inventare una storia mentre tu navighi davvero e sei anche su internet praticamente in real time. Un saluto e .. buon riposo in attesa di ripartire alla grande!! Massimo (bernamx@inwind.it)

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  5. Ciao Guido, ti ho scritto settimana scorsa ma non è stato pubblicato, boh...?..
    Sono in Toscana e fino ad oggi ho avuto sempre grossi problemi di connessione, ora parrebbe risolto.
    Ci sono giorni che il pc non lo accendo proprio ma adesso mi sono presa un attimo e finalmente sono andata a vedere tutto quello che mi ero persa in questo periodo, tanto accidenti, e commentare le tue parole e le tue foto ora non sarebbe possibile, troppo lungo, racchiudo tutto nella parola "fantastico".
    Ora sei fermo per il tempo ma il lato positivo è Rossella, anche qui in Toscana il tempo è brutto, oserei dire freddo e al mare non si riesce ad andare, a fine mese mi catapulto in montagna e speriamo in un tempo migliore...
    Insomma, come ti dico sempre, avanti tutta, e come vedi appena posso torno a seguirti con passione.
    Un abbraccio
    Laura B.

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  6. Ah ah ah, mi sono accorta ora che i post si vedono se clicchi su vecchi o meno recenti ecc, non più in automatico come prima.
    Tardi come sempre, ma alla fine ci arrivo...ah ah ah ciao Capitano
    Laura B.

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  7. Ciao Guido. 16 miglia al giorno con vento contrario sono poche per te, a me sembrano un'infinita', soprattutto considerando che hai alle spalle una "gitina" da Trieste via Santa Maria di Leuca e Stretto di Messina. Oggi ho letto con calma i contenuti del tuo sito. Il tuo "Messaggio" e' sicuramente la cosa piu' importante, le nostre coste sono un patrimonio comune da difendere, come il resto del paesaggio italiano. Penso che tu sia uno tra i pochi, se non l'unico, che alla fine di questo viaggio potra' dire di averle viste e documentate in modo cosi' accurato. Come diffondere questo messaggio e la testimonianza che ne potrai dare ? Hai gia' delle idee o dei progetti? Saluti Massimo (bernamx@inwind.it)

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  8. Oggi ho avuto il piacere di condividere con Guido 25 miglia; è stata una bella esperienza, di quelle che arrichiscono lo spirito.
    Errico

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  9. Ciao Guido , leggo che hai dovuto prendere nuovamente una decisione non facile. Effettivamente il meteo di quest' estate avrebbe potuto aiutarti di piu'. Di sicuro sei pronto a ripartire alla grande appena sara' il momento. Saluti Massimo (bernamx@inwind.it).

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  10. Ciao, vedo ora dove ti trovi e come va, che dire......sei davvero un osso duro.
    Sono arrivata ieri in Valsesia ed è il primo posto quest'anno, dove sto trovando bel tempo anche se con temperature bizzarre, sotto la media di sicuro.
    Spero che il sole mi accompagni ancora perchè una estate così piovosa e umida è proprio poco simpatica.
    A te non posso che rinnovare tutta la mia ammirazione, il mio spronarti con il cuore, e darti appuntamento a presto.
    Un abbraccio forte Guido.
    Laura B.

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  11. Ahhhhh che bello, ti manca poco dai, finalmente ti ho riletto e ho rivisto un pò di foto.
    Tu in mare ed io in montagna col camino acceso per levare umidità dalla casa......eppure sempre in viaggio, la cosa più bella.
    Avanti tutta come sempre e un abbraccio.
    Laura B.

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  12. Stamattina (il 14) ero in acqua prima dell'alba un pò per emularti ed un pò per navigare in bonaccia prima dell'arrivo del moto ondoso creato dai diportisti (scriteriati) della domenica!!! Pagaiare a quell'ora "mi fa sentire più vicino" alla tua impresa Capitan Guido!
    Ciao, buona navigazione che...la meta è (più) vicina. Carlo.

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  13. Ciao Giudo, oggi sul Messagero c'era una pagina dedicata a te ed al tuo viaggio.

    Errico

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  14. il 19 oppure il 20 agosto quando arriverai al traguardo aggiungeremo due zero al nome di Ventimiglia in modo da poter festeggiare insieme a te il termine dell'impresa!!!Forza Guido ormai manca poco.
    Gianni De Luca da Salerno

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  15. Ancora due tappe e sei arrivato. Le tue foto e descrizioni sintetiche, sono molto molto belle, e significative. Grazie. Ho girato l'Italia con te.

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  16. Wolf - Club Nautico Celle17 agosto 2011 alle ore 00:29

    Ciao Guido. E' stato un onore conoscerti ed un vero piacere l'aver fatto quattro chiacchiere durante la tua sosta da noi. Quanto stai per concludere e' davvero bello ed ammirevole, complimenti. Sarai sempre il benvenuto al Club Nautico Celle.
    Ciao,
    Wolf

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  17. Perchè i gabbiani fuggono quando passiamo loro vicino col nostro kayak? Con la nostra barca silenziosa, con il nostro remo che accarezza l'acqua?! Loro, i nostri "amici" che si fanno fotografare, potrebbero posarsi sulla nostra coperta magari per farsi accarezzare...ma forse è meglio così! Che volino lontani...(che noi umani quel che tocchiamo sciupiamo!)

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  18. Guido, è quasi finita.... A Milano è scoppiata l'estate. Ricordati il Chiesone amico.
    schiaf

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  19. Caro Guido,hai portato a termine una impresa ,al di la di ogni facile retorica,sicuramente fuori dello ordinario.
    Una semplice constatazione e' che essa ,nella storia sportiva del nostro Paese ,non ha precedenti e quindi ,in questo ambito,hai conquistato un tuo spazio che rimarrà nel corso del tempo.
    Ti festeggeremo a Milano poiche' per questioni di famiglia mi e' purtroppo impossibile essere a Ventimiglia e ne sono molto rammaricato.
    Un caro e forte abbraccio
    Giancarlo

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  20. "Grazie Guido, per averci onorato della tua presenza! E' stato molto bello incontrasi, conoscersi, ascoltarti, ammirare il tuo kayak (ed attrezzatura tutta) perfetto come se non avesse mai navigato, perfettamente preparato per la lunga rotta, la tua straordinaria capacità organizzativa, l'autonomia e la tenuta mentale, l'essenzialità, la grande sensibilità, la generosità del cuore. Ci hai elargito doni inestimabili. Ed è stato bello pagaiare, anche se per poco, insieme, in questo mare che ci rende fratelli" Sei sempre il benvenuto tra noi! Canoaverde, Genova nervi

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  21. ciao Guido!

    con piacere ti abbiamo seguito in tutto il tuo viaggio e ora sei quasi giunto all'arrivo e gli amici di Canoaverde ti accoglieranno! GRANDE!!!

    w l'italia del kayak da Mare!!

    Fabio Carletti e tutta la ciurma del Canoa Kayak Friuli :)

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  22. Caro Guido, ti ho seguito con passione lungo tutto il tuo lunghissimo viaggio, in tanti momenti avrei voluto essere con te per condividere la tua fatica, la tua gioia e la tua grande avventura. Non sarò presente al tuo arrivo e la cosa mi spiace assai, troveremo il tempo a Milano per i racconti, non te l'ho mai detto, ma le tante avventure passate con te non le ho mai dimenticate e mai le dimenticherò......chissà. A presto per i festeggiamenti. Sei grande per tenacia e costanza. Enrico

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  23. Non sono un "marittimo", non so nemmeno nuotare e la forza del mare mi incute timore....tuttavia e proprio per questo che ammiro la forza di volontà, fisica e la determinazione con cui hai operato questa impresa! La ritengo una prova di coraggio non da poco e soprattutto, la dimostrazione tangibile di come un uomo con uno strumento tanto basilare, possa conquistare una meta simile ! COMPLIMENTI DI CUORE, SPERO SIA UN ESEMPIO PER CHIUNQUE SI DEFINISCA NON IN GRADO DI RAGGIUNGERE UN OBBIETTIVO NELLA PROPRIA VITA ! Spero di conoscerti di persona un giorno, ricordando questo evento ! COMPLIMENTI ANCORA e BUON RIENTRO IN GLORIA ! ;) Luigi da Ventimiglia - info@blminformatica.com -

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  24. GRANDE GUIDO BEN ARRIVATO, SONO LONTANO MA MI SENTO UGUALMENTE VICINO A TE, HAI FATTO UNA GRANDE COSA CHE RESTERA' SEMPRE IMPRESSA NEI TUOI RICORDI. COMPLIMENTI. Enrico

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  25. Grande Guido!!!!!
    Ti abbiamo seguito giorno dopo giorno nella tua avventura lungo la penisola, senza mai dubitare che ce l'avresti fatta....ma complimenti, complimenti e ancora complimenti per questi 4 mesi a tu per tu con il mare sul tuo kayak.
    Ora... ti meriti una bella dormita!

    ciao, a presto

    Valeria e Stefano

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  26. E' un piacere sapere che finalmente Guido ha tagliato il suo "traguardo". Devo però ammettere che mi mancherà molto accendere il pc, e correre sul sito di rounditaly cruise, per sapere dove è arrivato Guido, quali foto ha postato o cosa gli è capitato in navigazione. Sicuramente Guido non è arrivato a Ventimiglia da solo. Su quel kayak eravamo in molti.

    Errico

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  27. Guido, congratulazioni per la tua impresa, per la grinta e la determinazione che hai dimostrato, e grazie per avere condiviso tutti i momenti del tuo lungo viaggio. Spero di avere modo di conoscerti di persona e stringerti la mano se presenterai il tuo messaggio e la tua esperienza a Milano. Massimo ( bernamx@inwind.it)

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  28. Bravissimo Guido!

    a presto, Andrea

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  29. Ciao Guido! E' nato Pietro il 21 agosto alle cinque del mattino, quattro chili. Lo annuncia Massimo, che manda "un grande abbraccio a Guido" arrivato a Ventimiglia, fine del giro d'Italia. Massimo ti ha accompagnato col suo kayak da mare alle quattro del mattino dal porticciolo dei pescatori di Nervi sino alla Foce del Bisagno, quando hai iniziato il passaggio del lungo porto di Genova. Il piccolo Pietro, crescendo, saprà che è nato quando un grande navigatore ha compiuto in kayak da mare il Giro d'Italia. Nella tua onda portante, ha seguito il tuo esempio ed ha iniziato il suo viaggio in questa vita alle prime ore della giornata, quando ancora per poco è buio, si spengono le stelle e la giornata sta per fiorire alle luci e colori più belli. L.V.

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  30. E' stato magnifico trovarti al 51° Salone Nautico di Genova, al padiglione Mondoinvela, accanto al Teatro del Mare! Il tuo bianco kayak da mare e te in persona! Be' siamo stati sette del medesimo club di kayak da mare, molto contenti! hai creato un bellissimo habitat fotografico! E quante cose ci hai raccontato! Potendo, saremmo rimasti per ore ed ore ad ascoltarti!

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  31. Ciao Guido! Forse sono l'ultimo a scrivere sul blog, ma dopo averti seguito giorno per giorno nel tuo Giro d'Italia in Kayak con l'orgoglio di aver partecipato a questa tua grande impresa con le mie pagaie, non potevo mancare per ringraziarti della grande soddisfazione che hai dato a me personalmente e...ad "Avatak".
    Grazie! Niko.

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  32. Ciao Guido, ho appena visto il tuo video del giorno prima della partenza, e non vedo l'ora di leggere com'è andata..."la partenza", di questa tua nuova meravigliosa avventura, poi la sicilia è qualcosa di unico. Son contento di poter vivere quest'esperienza che è solo grazie a te che molti di noi riescono a percepire tutte quelle sensazioni che provi te dall'interno del pozzetto del tuo kayak...
    Grazie di cuore e...buon divertimento
    Marco da Latina

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  33. E così sei ripartito! Grande Guido che ci fai viaggiare sottocosta con la tua nuova impresa! Da qualche parte ho letto che "i sogni sono fatti di tanta fatica" ma tu, con la tua esperienza, trascorrerai sicuramente quest'avventura con la tenacia dello scorso anno!
    Buona navigazione capitano.
    Carlo di Ancona
    Ps.: dicci le caratteristiche della tua nuova barca.

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    1. Ciao Carlo, che bello sentirti. Ancora ti vedo sulle onde dopo Falconara…

      Waternest mi ha equipaggiato con un TideRACE modello XPLORE L che ho modificato come al solito: puntapiedi/paratia, rinforzi sulle giunzioni, ancoraggi 3 borse interne + ponpa sentina e bottiglia wc

      Poi tutto il pozzetto è rivestito in neoprene 4mm e sul fondo con un ulteriore rivestimento in pvc bianco per proteggere il neoprene delicato e per facilitare le entrate e uscite veloci…

      Ciao, Guido

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  34. ciao Guido, complimenti e in bocca al lupo. ti aspettiamo x un saluto al passaggio da capo Tindari!

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  35. Ciao Guido,buon vento per questo tuo nuovo ...periplo ! domani andremo per un giro in barca nella laguna di Venezia con Gughi ed altri e sicuramente parleremo di te.A presto,
    Giancarlo

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  36. salve Guido,sono contenta per la sua impresa di circumnavigare la mia Sicilia....ho saputo della sua bellissima avventura,che non è la prima volta ,da un suo carissimo amico il dott.veterinario Giulio Villa,nonchè mio clientenella pasticceria dove lavoro.mi sono precipitata a vedere le sue immagine,spettacolari!!!!!!ho visto la mia Giardini Naxos,Taormina,il mio mare........che emozione!!!nonostante le correnti dello stretto e tanto vento,ho visto che oggi è arrivato a Spadafora,la seguirò tutti i giorni.buona navigazione Capitano!!!!!!!!!nel mar di Sicilia.un caro saluto......Carmen Currò

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  37. Ué Guido, guarda che ho visto benissimo che hai buttato via la stagnola della barretta quando hai fatto lo spuntino!
    Se vuoi mi faccio dare l'indirizzo di qualche buon ristorante di pesce perchè ti vedo ingrassato con le diete ipercaloriche che stai facendo, però mi sa che vai a cena un po' troppo presto per gli orari siciliani.
    Ciao
    Giovanni

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    1. Caro Giovanni, non so chi tu sia. Guarda che oggi ho mangiato 3 barrette di frutta secca, non barrette energetiche, e le cartine sono tutte ancora nel gavoncino davanti al pozzetto. Tengo sempre i miei scarti, anche le buccie delle banane. Ciao, Guido

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  38. Ciao Guido, sono un kayaker dilettante e autodidatta e la tua "missione/avventura" è stupenda! Ti faccio qualche domanda:
    1) in media quanto sei distante dalla riva?
    2) come fai a calcolare il vento e la corrente?
    3) quale la forza-mare che ti fa desistere dal proseguire?
    Io ho una casa vicinissimo a riva nella spiaggia di S.Maria del Focallo (Ispica) in prov. di Ragusa, a 8,6 km dalla punta del porto di Pozzallo. quando sei nei paraggi e vuoi pernottare ...

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    1. 1 - tra i 2 e i 50 metri
      2 - il vento lo valuto a occhio: tanti anni passati a regolare vele con davanti un anemometro preciso. Mi basta guadare i segni sul mare… Per la corrente: faccio la differenza algebrica tra la velocità che leggo sul gps e la velocità che so che posso fare in quelle condizioni. Il risultato è la velocità della corrente!
      3 - dipende da molti fattori, non c'è una regola. Importante però è sapere rinunciare!
      CIao, Guido

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    2. grazie e buona navigazione.
      sei sei nei paraggi di http://maps.google.it/maps/ms?msid=213579806988445491679.0004becf65f2319d487ae&msa=0&ll=36.706687,14.939947&spn=0.009823,0.021136&iwloc=0004becf6abe5b8ffb18b
      chiamami che passiamo una serata insieme, ospite mio. email: modicainfo@gmail.com

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  39. Welà, come ti invidio!!!!! in particolar modo, dopo aver visto le foto di ieri, 27 aprile, sveglia alle 4, a riva e partenza alle 6 e dove stai? in paradiso? Complimenti, hai azzeccato, secondo me, in pieno il senso della vita.
    ciao.
    Giuseppe.

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  40. Autostrada + scultura? Mi faccio avanti a chiarisco. Sullo sfondo il viadotto della S.S. 117. Riguardo la scultura, si tratta del “Monumento per un Poeta Morto” (1989), ideata da Tano Festa e dedicata al fratello defunto. L’opera è comunemente conosciuta come la “Finestra sul Mare”, che “tenta di incorniciare il mare ed esprime il senso limitato di una possibilità diversa di fermarsi con il pensiero sull’orizzonte”. Si tratta di una delle opere del Parco Scultoreo di Fiumara d’Arte. Dal mare è visibile anche il “38° Parallelo” (2010) di Mauro Staccioli, l’imponente piramide a base triangolare eretta su un promontorio a ridosso della costa, nel territorio di Tusa. L’hai vista? La piramide è accessibile un solo giorno l’anno, durante il solstizio d’estate, “una giornata in cui si compirà un rito, quello del trionfo della luce sulle tenebre”. Curiosamente, nessuno pensi che la sola data del 21 giugno sia insufficiente per ammirarla: “La Stanza di Barca d’Oro” (1989) di Hidetoshi Nagasawa, infatti, è stata sigillata per 100 anni! Dovremo aspettare il 16 giugno 2100 per ammirarla nuovamente!

    William

    p.s. peccato per la sosta forzata ma Cefalù è un paese davvero grazioso: approfittane per un giro turistico!

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  41. Grazie William per le approfondite risposte. Ho aggiornto la didascalia dell'immagine. Ho visto la piramide! Io sono sempre dell'idea che il litorale vada lasciato più naturale possibile così da permettere a che ci seguirà di goderlo come lo ha visto chi ci ha preceduti. Osservando i quadri dell'800 o le immagini degli archivi fotografici che ritraggono il nostro litorale negli anni '20 trovo che ci sia stato un mutamento impressionante. Anche rispetto le immagini del litorale italiano scattate negli anni 70 (5 volumi "Mari d'Italia" di Errico Ascione e Italo Insolera) è possibile constatare un cambiamento profondo. Dobbiamo porci una domanda: ma chi verrà dopo di noi ci ringrazierà per quello che stiamo facendo? Guido

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  42. Ciao Guido,
    dalle notizie dell' Angi temevo ti si fosse sfasciato il kayak,invece per fortuna vedo che non è così.
    Buona continuazione,
    Pucci G.

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  43. Ehilà Guido, rivedere la tonnara dietro San Vito lo Capo mi ha fatto un certo effetto! Così come Scopello e lo Zingaro ... ricordi di gran belle pagaiate. Un salutone da Nettuno.

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  44. Che meravigia le foto all'alba della mia Sicilia. Complimenti Guido per le foto e per l'impresa che continui a mandare avanti con scioltezza. Guido la pagaia dell'Alpine Paddle e pronta, e io mi sono divertito a mettertela a posto, mi sa che è arrivato il tempo di rimettere il legno alle mani , che ne pensi?? Ciao Grande... Gianni Iandolo

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  45. La medusa non identificata mi ricorda tanto, per la morfologia, la Pelagia noctiluca ...tuttavia non l'ho mai incontrata così intensamente colorata. Se proprio non si tratta della stessa specie, certamente è modusa dello stesso genere. E' possibile che la fotografia non abbia restituito i colori reali, per chissà quale causa? Oppure: la medusa è stata trascinata in un vortice creato dalla pagaia? Se così fosse, supposto si tratti della medusa luminosa, si potrebbe giustificare l'accentuazione di colore.

    William

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    1. Caro William, grazie per le informazioni! I colori forse sono un po' troppo saturi ma fotografando così vicino alla superficie succede che i livelli e le curve dell'immagine risultino leggermente più saturi. Anche confrontando le mie immagini con quelle trovate sul web posso senz'altro confermare che si tratta di una Pelagia Noctiluca. Come stai? Non dimenticherò mai la tua compagnia in spiaggia e le arance profumate del tuo giardino! Ciao, Guido

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  46. Ho una curiosità,da assoluta ignorante quale sono: il punto di partenza e il senso antiorario di navigazione,sono stati scelti in base a quale criterio? Immagino statistiche sui venti,e sulle condizioni climatiche.
    Senza disturbare Guido,magari qualche esperto può chiarirmi.
    A Guido: ammirazione e incoraggiamento!
    Pucci G.

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    Risposte
    1. Cara Pucci, rispondo volentieri perché è una domanda che mi viene posta spesso!
      Il senso antiorario è stato scelto perché a ponente di Palermo, nel canale di Sicilia e poi nel mare di Sicilia spesso il maestrale segue la linea costiera e quindi è preferibile navigare con il vento in poppa pittosto che in prua. E infatti così è stato, salvo il fatto che adesso era diventato tropo forte! Anche consultando le Carte delle Correnti dei Mari d'Italia, edite dall'Istituto Idrografico Italiano, risultano delle correnti da 4 a 6 decimi di nodo che conviene prendere in poppa piuttosto che in prua.

      La decisione di partire da Catania è stata dettata in parte da una situazione logistica molto favorevole per il mio alloggio, per gli aiuti ricevuti e per completare il mio lavoro di preparazione del kayak al coperto e a pochi metri dal mare con l'utilizzo di colle, resina epoxy ecc… e in parte dal fatto che partendo dallo Jonio, avrei avuto il tempo necessario di rodare me stesso, il kayak e tutte le dotazioni di bordo prima di doppiare San Vito Lo Capo dove le condizioni si fanno spesso più impegnative… Non che le coste dello Jonio, con Capo Sant'Alessio e lo Stretto di Messina siano da prendere sottogamba ma con le dovute cautele, risultano un litorale più semplice per individuare velocemente un ridosso. Ecco, tutto qui. Guido

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  47. Io, se fossi in te, per festeggiare il compleanno, farei un bel giro in kayak!!!
    Ciao Guido, 100...di questi giorni!!!
    Carlo di Ancona

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  48. Ciao Guido,
    ho visto dalle immagini e dai filmati che le prime tappe pagaiavi con una Greenland in legno, poi sei passato ad utilizzare una pagaia nera e quella in legno la vedo sempre a riposo sotto gli elastici.
    Dalle riprese non sono riuscito bene a capire se anche la pagaia nera è fatta in legno verniciato nero oppure se è in carbonio.
    Mi spieghi questo cambio di pagaia? La differenza non credo solo sia un fattore estetico.
    Tecnicamente dove sono diverse? e perchè questa scelta?
    Guardando più attentamente la pagaia nera, mi sembra che sia in carbonio; se così fosse posso
    pensare che pagaiare con una pagaia più leggera di un 30 o 40% di quella in legno, significa avere una migliore resa con minore fatica? La tua è stata una evoluzione in tale senso? o è solo una mia fantasia?
    Sarei curioso anche di conoscere, in base alla tua esperienza, quali sono le lunghezze delle
    tue pagaie e perchè le hai scelte così, come ti trovi con esse, meglio lunga o corta? E la larghezza?
    Concava o convessa?
    Scusa le troppe domande, ma l'argomento mi appassiona.
    Un saluto con pagaia.
    Marco

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  49. Ciao Guido,
    A proposito di questa tua ultima frase scritta ieri 27 maggio,
    "... che mi è costato un ampio giro per rimanere fuori dalle boe di segnalazione dell'Area Marina Protetta Zona A. Evidentemente le aree protette servono!",
    Ti ringrazio perchè mi dai lo spunto per un breve commento.

    A cosa servono le zone protette ?
    A far si che un mezzo ecologico come il kayak, assolutamente silenzioso e privo di scarichi inquinanti non possa entrare, mentre ho visto accedervi senza problemi fragorose imbarcazioni che rilasciano scarichi inquinanti.
    Per non parlare poi delle molte "Costa Concordia" che sfiorano le coste delle belle isole del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e se ne parla solo a disgrazia avvenuta; o che dire delle enormi navi, ben più alte del Campanile di San Marco, che sfilano numerose davanti a Piazza San Marco a Venezia, creando dimostrati danni alle fondamenta della città, a tutta la laguna e ai loro abitanti.
    È così che si protegge il partimonio naturale e artistico della nostra Italia? Vietando ai kayak di navigare nelle zone protette?
    Scusa lo sfogo, ma servirebbe ben altro.

    Un kayaker, ama il mare e protegge la natura, veramente!
    Non potrebbe altrimenti navigare in kayak.

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  50. Volevo dire "... ben più alte della Basilica di San Marco," non del Campanile

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  51. Ciao Guido, sei ad Acireale...15 km ti separano dalla conclusione del giro. Mi piacerebbe domani raggiungere la zona e venirti incontro in kayak anche questa volta come a Ventimiglia...Sognavo di gustarmi insieme a te una squisita granita alla mandorla con la brioche, o al limone (Acireale è la patria dei limoni portati lì dagli arabi nel 10 sec.), o al gelso...la fine di un viaggio richiede nel piacere di ritrovarsi, silenzio, sorrisi, profumi, cose buone e semplici. Dopo ci sarà lo spazio per riflettere ed infine per parlare.
    Mi racconterai com'è andata la pagaia NLP in carbonio di Paul dopo aver mandato a Gianni quella bellissima in legno di cedro rosso trattata ad olio per una piccola manutenzione che lui prontamente ti ha fatto dialogando con tutti noi sul forum del K.L.I. (e tutti noi incluso Yannick eravamo lì nel suo laboratorio ad aiutarlo, contenti per l'argomento che improvvisamente ci ha permesso i confronti e ci sembrava di fare qualcosa di utile per te noi tutti insieme come fratelli). Ieri eravamo riuniti al Lago di Bracciano al primo Arctic Sea kayak Symposium e ti abbiamo ricordato tra Aleut baidarka S.O.F. e Greenland qajaq S.O.F. e tantissime pagaie di tutte le foggie ma sempre in legno, costruite da noi appassionati naturalisti ed autocostruttori, e c'era anche Yannick. E' stato varato il baidarka di Manuela (ora a Canoaverde, per cui presto lo potrai vedere e provare), ci siamo divertiti ad infilarci in tutti i 13 skin-on-frame, presenti ed il Qaannaaq 512 SS di Giovanni, pagaiando e provandoli come ragazzini che giocano felici nelle calme calde acque del lago sorto dentro il cratere del vulcano, nello scenario di Bracciano a destra, Anguillara a sinistra e Trevignano di fronte a noi. Il prossimo anno ci sarai anche tu! Un magnifico compleanno ieri, in Sicilia! Un abbraccio Guido! Luisella

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  52. Caro Guido,
    ho letto il tuo post odierno e ti ringrazio per aver risposto alle curiosità che ti ho espresso nel commento del 28 maggio.
    In merito alla tua esperienza con le pagaie avrei altre domande da porti e perdonami se le accompagno a qualche mia considerazione.

    "... nonostante il mio scetticismo iniziale dovuto alla rigidità del carbonio e al fatto che la pagaia sia giuntata in due punti, ..."
    Personalmente utilizzo una pagaia (wing) in carbonio al 80% + 10% basalto + 10% kevlar di rinforzo e mi sembra meno rigida di quella al 100% carbonio che avevo utilizzato in passato. Mi trovo meglio, ma mi rendo conto che la scelta è molto soggettiva. Con una Greenland forse avrei preferirei una pagaia più rigida.
    Utilizzo esclusivamente pagaie smontabili in due, trovandole assolutamente funzionali al trekking nautico di più giorni, anche se, ovviamente a parità di pagaia, sono leggermente più pesanti di quelle a pezzo unico, ma più leggere di una a tre pezzi.
    Sull'efficienza del meccanismo delle smontabili non ho dubbi, in questi ultimi anni, una buona pagaia in materiali compositi ha giunture assolutamente impeccabili.

    "... Il colore nero, assorbendo il calore del sole, ..."
    Ti risulta che il sole e il calore rovinino la pagaia in carbonio, ne sai qualcosa?
    Per precauzione, in spiaggia o in coperta, non la lascio mai sotto i raggi del sole, la metto in ombra o la copro.

    Di solito, prima di apprezzare o criticare una pagaia, è necessario un periodo di adattamento.
    Il tuo giudizio, molto positivo sin dalle prime pagaiate, fa ritenere che la pagaia in carbonio utilizzata sia, con evidenza, molto superiore a quella che utilizzavi precedentemente.
    Spesso si è portati ad apprezzare pienamente una nuova pagaia solo dopo un periodo medio-lungo di utilizzo, in quanto alle prime pagaiate, la pagaia vecchia, con cui abbiamo perciò una certa confidenza, sembra comunque migliore di quella nuova. La nuova pagaia si apprezza sempre più usandola e riusandola.
    Se tu hai recepito dalle prime pagaiate che stavi utilizzando una pagaia superiore, significa che il vantaggio è rilevante.

    Hai utilizzato una Greenland lunga 223 cm e dal peso di 928 g.
    Come ti sei trovato con una pagaia da 223 cm?
    Di solito, in Italia, vedo utilizzare pagaie Greenland da 230-240 cm., La tua pagaia in legno ha della stessa misura di quella in carbonio o è più lunga?
    Se diversa che considerazioni fai in merito alla lunghezza?
    Vedo che molti kayaker d'oltre oceano non utilizzano pagaie Greenland molto lunghe, 223 è già considerata lunga, nonostante nord-americani e australiani siano mediamente più alti di noi italiani.
    Il peso di 928 g. non mi sembra molto più leggero da quello di pagaie in legno, mi sbaglio?
    Utilizzo Wing smontabili a pale rinforzate e pesano poco più di 700 g., la differenza di peso è qui davvero considerevole e ho modo di apprezzarla.

    Ho visto il prototipo della NLP con le pala concava/convessa, ma non ho ancora avuto modo di provarla, tu l'hai provata? cosa ne pensi?

    Un saluto con pagaia.
    Marco

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    1. Caro Marco, ho sempre utilizzato pagaie da 224. Questa, quindi, è davvero quasi identica a quelle precedenti. Non ho ancora provato il prototipo convesso. Non bisognerebbe mai lasciare i laminati in composito al sole anche se qualche ora in più non ha mai causato grossi danni! Di solito, quando arrivo a terra, sistemo la pagaia proprio attaccata al kayak dalla parte dell'ombra… Ciao!

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  53. bello il filmato della home page.

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  54. Una delle coste più belle d'Italia uno dei viaggi più divertenti.

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  55. Vorrei essere al tuo fianco nella navigazione.Lo sono con l'anima ed il cuore. Fiducioso di poter pagaiare un giorno fianco a fianco,un grosso abbraccio Gianni Iandolo

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  56. però.......dovresti scrivere un pochetto di più, le emozioni, come è andata la notte ed altro, così immagineremmo in toto il tuo viaggio, sognando di poterlo fare un giorno anche noi. ciao. giuseppe.

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    1. Hai ragione ma sono sempre così di corsa e in ritardo con tutto. Prometto che nei prossimi giorni cercherò di aggiungere maggiori dettagli! Grazie.

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  57. Mare grosso .....quello visto dal video . Dopo la bella faticata di oggi sarai distrutto, ma oggi ero certo che avresti proseguito il viaggio.....complimenti Guido , grande come sempre.

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  58. Un saluto da Sorso, spero di riuscire a vedere il tuo Kayak che scorre davanti alla nostra marina, non vedo molti post dalla Sardegna, ma stai pur certo che molti seguono la tua impresa.
    Antonello

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  59. Ciao Guido,
    ti ho seguito sin dall’inizio, ma non ti ho scritto prima perché so che, con tutte le cose che devi fare all’arrivo per preparare il kayak per il giorno dopo, ti rimane poco tempo per le comunicazioni.
    Ho pensato comunque che una mia parola di incoraggiamento ti avrebbe fatto piacere.
    Il tempo non è stato il massimo, ma si sa in Sardegna è così.
    Abbiamo visto con orgoglio il logo di Sottocosta che porti in mare sul tuo kayak e tutti i Soci di Sottocosta sono entusiasti di seguire l’ennesima impresa del suo Istruttore e Guida Marina.
    Siamo con te tutti i giorni.
    Un grande abbraccio.
    Giorgio

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  60. bellissima la descrizione di sabato 19. l'ho letta tutta d'un fiato e mi è sembrato di esserci stato io in quella situazione. ciao. giuseppe.

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  61. -Guarda io, se fossi in te, per i miei 55 anni, mi farei una bella e rilassante vacanza a Stintino, nel nord della Sardegna!- Come?...già fatta?!?!

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  62. Felice nel rivederti nell'elemento naturale che più ti si addice ;-)Gianni

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  63. Grande kayaker, in attesa di altre avventure...cinquantaseivolte AUGURI!!

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    1. Caro Carlo, grazie per gli auguri! Spero ci sia presto un'altra occasione per incontrarci! Guido

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