martedì 8 marzo 2011

modifiche del kayak

Modifica puntapiedi e paratia gavone di prua

Il puntapiedi originale, seppure comodo da regolare, non penso sarebbe stato molto comodo per una lunga permanenza in pozzetto. Ho deciso quindi di toglierlo, stuccando i buchi dei bulloni di fissaggio con epossidica e microsfere.

Puntapiedi originale.














Poi ho tolto la paratia che si trovava circa 25 cm a prua del puntapiedi, segandola con il Fein Multimaster. La mia idea era di installare una nuova paratia di 25 cm più a poppa per guadagnare circa 32 litri di capacità nel gavone stagno di prua.

Qui si vede la prua del kayak vista da centro barca con la paratia già eliminata. La paratia sembrava anche delicata e nel caso di un atterraggio "duro" in planata, arrivando in velocità su una spiaggia di sassi non so come avrebbe reagito quando avessi spinto con tutto il mio peso…

Paratia eliminata con stuccatura di microsfere.














Passaggio successivo: laminazione di 2 giri di nastro di kevlar prima di passare all'installazione della nuova paratia.

Pallone in pressione durante la laminazione.
Dettaglio della laminazione finita.




























Ho ricavato la nuova paratia da un pannello in composito costruito in autoclave e gentilmente fornito da Giovanni Castiglioni e Luca Olivari della Loson srl secondo una dima in polyplatte preparata precedentemente e ho modellato i bordi a becco di flauto per aumentare la superficie di appoggio.

Taglio del pannello in composito da 10 mm

Sagomatura dei bordi con lama oscillante.



























Una volta terminata, la paratia è stata installata, puntata con squadrette e nastro adesivo e incollata al kayak con cordoli di stucco epossidico (resina epossidica, addensante e microsfere).

Paratia posizionata. È visibile un primo gruppo
di cordoli di stucco epossidico.
















A questo punto ho completato i cordoli con le microsfere e laminato dei nastri i kevlar di rinforzo sia a prua sia a poppa della paratia.
Paratia installata vista da prua.
Si nota la posizione della paratia originale.

















Paratia installata vista dal pozzetto.















Rispetto alla paratia precedente:
  • ho quadagnato una trentina di litri di capacità
  • ho un poggiapiedi molto più confortevole (la paratia è anche inclinata secondo l'angolo naturale del piede)
  • ho un poggiapiedi molto robusto.
Per migliorare il comfort ho rivestito il pozzetto con un pannello di neoprene da 3 mm e il poggiapiedi con un pannello di neoprene da 20 mm
Pozzetto rivestito di neoprene.
In alto si vedono gli ancoraggi per la borsa
centrale e per lo stivaggio della pompa di sentina
e di una bottiglia d'acqua o un termos.


















Come rivestimento finale ho incollato un materiale per uso ospedaliero che già utilizzo da vari anni e che oltre ad essere gradevole e sulla pelle facilita gli ingressi e le uscite veloci dal pozzetto altrimenti ostacolati dall'attrito del neoprene.
Pozzetto terminato con borse installate
e pompa di sentina + termos in posizione.

4 commenti:

  1. Ottimo lavoro Guido !!!Viaggi comodamente in un divano/sofà... Sto seguendo la tua impresa sul blog, la cosa mi entusiasma molto. Spero di conoscerti adesso che passerai per Latina. In c..o alla balena !!!
    Con ammirazione, Marco

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  2. Ottima idea,
    non capisco perchè molti produttori di kdm insistano a proporre poggiapiedi scomodissimi, non ergonomici e assolutamente inadatti a un trekking nautico anche di poche ore e con mare calmo.
    Ma ci vanno in kayak ?
    Marco Eko

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  3. Quanto è lunga il tuo Kayak e quanto pesa?

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  4. Ciao Guido, seguirò con attenzione anche questa avventura. Una domanda: perché usi lo scalo e non un carrellino smontabile?
    Saluti,
    Alessandro Di Lellis

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