mercoledì 4 maggio 2011

le mie pagaie

Come avrete notato sul mio kayak porto delle pagaie diverse dalle solite pagaie da canoa fluviale o olimpica. Sono pagaie costruite da Niko, un abilissimo artigiano e kayaker, secondo modelli storici della tradizione Groenlandese e delle Isole Aleutine. Queste pagaie permettono di pagaiare molte ore mantenendo le mani leggermente più asciutte, risparmiando maggiormente le articolazioni e i legamenti del sistema polso - gomito - spalle, magari a scapito della velocità ma tutto vantaggio del comfort di navigazione. Io devo arrivare non devo battere un record: le pale strette, la pagaia in legno leggermente flessibile e quella forma davvero speciale ottenuta con il lavoro accurato di un artigiano provetto, paragonate alle pagaie in carbonio con pala a cucchiaio, ad esempio, sono davvero un piacere da maneggiare. E disporre di pagaie così è veramente un privilegio!
A bordo ho anche una storm paddle che essendo più corta richiede una pagaiata particolare: ci si passa la pagaia da una mano all'altra impugnando direttamente con la mano superiore la pala della pagaia. Tutto questo serve per evitare che la pala fuori dall'acqua faccia troppa presa al vento quando si pagaia con vento forte di prua.
Poi ho anche una pagaia di rispetto smontabile, che tengo fissata in coperta a prua. Il giunto è costituito da un tenone e da una mortasa entrambi in acciaio inossidabile. L'impugnatura della pagaia è rinforzato con una robusta legatura di filo in rame.


3 pagaie e un kayak.













Dall'alto: pagaia groenlandese, storm paddle
e pagaia divisibile di rispetto di tipo aleutina.





















La mortasa del giunto.

Il tenone del giunto.


La pala della pagaia groenlandese.

Dettaglio dell'impugnatura.

Il rinforzo sull'estremità della pala
che uso quotidianamente per spingere in mare il kayak.