Come al solito ho navigato tranquillo le prime ore ma ho dovuto pagaiare contro i soliti 6-7 decimi di nodo di corrente e un SE di circa 18 nodi che sono montati verso le 12:30
Subito prima di Pescara ho incontrato 3 kayaker, Andrea, Ettore e Mattia, che mi hanno accompagnato fino all'estremità di levante della diga foranea del porto di Pescara dove ci siamo salutati ripromettendoci di tornare a pagaiare insieme in futuro.
A Francavilla al Mare ho deciso di fermarmi presso una spiaggia dove avevo notato una rastrelliera con dei kayak. Appena uscito dal pozzetto del mio kayak (non ho ancora capito se sia il pozzetto ad aver preso la forma del mio posteriore o viceversa) mentre ancora cercavo di riprendere dimestichezza con la posizione eretta, mi è venuto incontro Giovanni, grande appassionato di kayak, che mi ha offerto uno spazio per riporre il kayak e, più tardi, la cena a casa sua. Poi ho incontrato Franco e Angelica che tra le altre cose mi hanno anche ospitatato per la notte. Sono davvero dispiaciuto di non poter passare più tempo con loro e credo risulti facilmente comprensibile: quanto ci sono delle affinità viene voglia di condividerle ma se non c'è tempo per farlo…
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Una foce con lo sfondo dei Monti Sibillini |
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Finalmente ho visto una delle navi da lavoro
che posano i frangiflutti così tipici del Mare Adriatico. |
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Una coppia di Himantopus himantopus: Cavalieri d'Italia. |
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La Torre di Cerrano. |
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L'attività preferita: la ricerca delle vongole
per assicurarsi il condimento del primo piatto. |
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Andrea ed Ettore. Se avessi le sue spalle sarei già in Toscana? |
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Un porto mai terminato a Francavilla al Mare… |
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Giovanni che mi ha subito aiutato in spiaggia. A sinistra
un suo amico che ci ha aiutato a riporre il kayak
che in due risulta inamovibile. |