domenica 17 luglio 2011

monte di procida - baia domizia, 29 miglia

Oggi mi aspettavo le stesse condizioni di ieri e quindi ho deciso di partire molto presto: sveglia alle 2:30 partenza alle 4:00. Ho fotografato pochissimo e ho posato la pagaia in mare solo in due occasioni per bere e per mangiare. Non ho mai fatto soste a terra e ho cercato di non scendere mai sotto i 3 nodi di velocità. Sono arrivato dopo 11 ore e 40.

La brezza tesa è arrivata dopo un'ora quando stavo già facendo asciugare le dotazioni sciacquate.

Perché questa fretta: a Baia Domizia c'è un amico che questa sera mi ospiterà e non volevo rischiare di passare la notte in tenda su questa spiaggia.

Le prime ore, quelle durante le quali ho navigato al buio, le ho passate su un'acqua davvero sporca e maleodorante. Poi, passato Castel Volturno e avvicinandomi a Baia Domizia, l'acqua è migliorata sempre più. Il traffico di moto d'acqua a un certo punto è diventato impressionante: al largo si disputavano vere e proprie gare di velocità mentre vicino alla spiaggia era possibile assistere a evoluzioni di ogni genere. In tutto questo rumore di motori, fumi di combustione e odore di benzina sono stato richiamato da un bagnino, proprio mentre due moto d'acqua descrivevano dei cerchi stretti per inseguirsi, che mi ha ordinato di allontanarmi per non disturbare i bagnanti! Naturalmente mi trovavo a una distanza tale per cui sulla mia rotta non avevo bagnanti in vista e navigavo alla mia velocità massima che è di ben 3 nodi.

Questa mattina,  lungo la spiaggia di Castel Volturno,
gardando verso S: Ischia, Procida e Punta di Torre Fumo.

















Un tratto selvaggio della spiaggia di Castel Volturno.

La foce del Volturno.

Ovunque si cercano cozze, ricci e patelle.

Abitazioni abbandonate.

Il mare chiede giustizia.

La spiaggia a Mondragone.


Il Comitato di Accoglienza, sulla spiaggia di Baia Domizia.
Grazie a tutti per l'aiuto: in due ore ero già con il kayak
pronto per ripartire!