mercoledì 13 luglio 2011

salerno - positano, 18 miglia

Oggi sono partito più tardi, alle 5:15, sapendo che sarebbe stata una giornata tranquilla dato che la brezza non può svilupparsi sotto un litorale così alto e ripido. Inoltre, avevo meno miglia del solito da coprire.
Ho attraversato la bocca del porto di Salerno con la prima luce. Ho prima aspettato nell'immobilità più assoluta a fianco della diga foranea che entrasse in porto senza vedermi una grossa motovedetta con motori a turbina della Finanza che ha creato un onda enorme per il mio piccolo mezzo, e poi ho attraversato alla mia massima velocità che non cito neanche per non farvi ridere… Preferisco evitare incontri con le Autorità in mare perché di solito fanno perdere molto tempo.
La navigazione lungo la Costiera Amalfitana è meravigliosa. La vegetazione è lussureggiante e le bave di vento che la mattina presto scendono dalle vallette affacciate sulle baie trascinano con se profumi di ogni tipo. Ci sono grotte e scogli intorno ai quali fare lo slalom a volontà. Un vero paradiso per il kayak.
Ho appena passato la bocca del porto di Salerno.
Quello è il fanale rosso. Mi riposo un attimo, bevo
e prendo la macchina fotografica.


















Inizia la Costiera.

Cetara.

Che bello vedere ancora delle vere barche in legno.
Quando pescano si muovono solo a remi.

Dalle grotte di questa baia provengono suoni
cupi e profondi…

…ma da qualche parte deve esserci
un passaggio di aria stretto perché il ruggito è accompagnato
anche da un sibilo acuto, di lunga durata e a grandi intervalli.

Minori.

Fiori profumati, limoni, ulivi, vite, lecci, lillà, clematidi,
gelsomini, bougainvillea…

L'accesso al mare richiede spesso il superamento
di molti gradini.

Amalfi.

Il gruppo di Amalfi Coast Sea Kayak mi ha accompagnato
per qualche miglio.

Colori, materiali e forme tradizionali.

Il fiordo di Furore, a levante di Positano.

In grotta.

Positano.

Il mio primo approdo. Poi mi sono spostato
su una spiaggetta più tranquilla a due decimi più a ponente.