martedì 29 maggio 2012

brucoli - catania, 17 miglia

Sapendo che avrei avuto davanti a me meno miglia rispetto agli altri giorni ho deciso di infilarmi in ogni anfratto della scogliera tra Brucoli e la lunga spiaggia di undici miglia che precede Catania. Quelle prime ore di navigazione sono state incantevoli: rondini e colombi nelle rocce, un silenzio totale e il profumo dell'aria che cambiava di continuo a seconda che mi trovassi a fianco di un bosco, di un campo, di un giardino, di una grotta, di un canneto. Alle 09:20 si è levata la brezza di mare che si è assestata sui 18 nodi. Sono arrivato alle 11:30.

Purtroppo le notizie dei giornali di oggi non ci invogliano molto a commentare oltre.

Sto uscendo dal porto-canale di Brucoli:
un meraviglioso piccolo fiordo roccioso naturale.


Il faro di Brucoli.

Vago in mezzo agli scogli sapendo di potermelo
permettere: le previsioni sono buone e ho poche miglia
davanti a me.

Aria leggermente più fredda e umida
da questo bosco di salici. Oltre il bosco deve esserci
dell'acqua e sento i richiami di molti uccelli diversi.

Il sole deve ancora levarsi.

Sto proprio arrivando: l'Etna.
Oggi alle 11:30 sarò là.

All'orizzonte le nuvole sull'Italia.
Che bei ricordi del sorgere del sole in Calabria Ionica!

In alto, sulla scogliera, una casa dopo l'altra.

Con il mare così calmo bisogna stare attenti alle secche
perché non si vedono proprio fino a quando
non ci si trova sopra…

Calma di vento sull'Etna.

Arco nella scogliera.

Atmosfera quasi lacustre.

Alberghi sulla scogliera.

Qui inizia la lunga spiaggia di Catania: 11 miglia.

Capanna di pescatori.

Riparazioni alle reti.

Barche in legno tradizionali.

Sistema di alaggio e varo tradizionale.

La spiaggia.

Case.

Case abbandonate.

Case al mare edificate in una posizione talmente infelice
da dover essere protette da un muro di cemento armato.
Ma allora che senso ha costruirle sulla spiaggia?

Pescatori di telline: mi hanno detto confermato
di prenderne circa 20-25 chili in una mattina! 

Una pesca faticosa: si cammina a ritroso tirando la rete
per mezzo di una cinghia passata intorno ai fianchi
mentre con le mani si dirige la rete
con un movimento oscillante.

Case

Case e un tubo abbandonato in spiaggia.

Non vedo oltre il bosco.
Sarà un'esposizione di gru, un nuovo cantiere?

Lido a S della foce del Simeto.

Verso la foce del fiume Simeto.

Spiaggia verso la foce del fiume Simeto.

La foce del fiume Simeto.

Relitto subito a N del fiume Simeto.

Pochi decimi di miglio senza case.

Case.

Un lido: stanno piantando delle palme.

Un altro lido. Dietro un edificio abbandonato.

Siamo a due miglia da Catania e tra un lido e l'altro
c'è uno scarico in mare. Il mare è opaco, c'è un odore
nauseante e i due lidi, naturalmente, sono deserti!